3 cime di Lavaredo e Cadini di Misurina
Difficoltà | Sviluppo | Dislivello + | Dislivello – |
---|---|---|---|
EEA | 24Km | 2430m | 2430m |
3 Cime di Lavaredo e Cadini di Misurina
Profile
Informazioni sintetiche
- Area geografica: Dolomiti di Sesto/Cadini di Misurina
- Quota min/max: 1750m/2545m
- Informazioni sull’accesso: Misurina – parcheggio a bordo strada all’imbocco della strada verso il rifugio Auronzo (questa strada è a pagamento)
- Periodo consigliato: estate
- Tipologia di sentiero: sentiero molto semplice e frequentato il primo giorno – ferrata Bonacossa moderatamente difficile il giorno seguente
- Itinerario sintetico: Misurina – Rifugio Auronzo – Col de Mezzo – Rifugio Locatelli (pernottamento) – Forcella Lavaredo – Rifugio Lavaredo – Rifugio Auronzo – via Ferrata Bonacossa – Rifugio Fonda Savio – Misurina
- Punti di ristoro:
- Rifugio Auronzo (pranzo primo giorno)
- Rifugio Locatelli (pernottamento)
- Rifugio Lavaredo
- Rifugio Fonda Savio (pranzo secondo giorno)
- Motivo di interesse: Periplo delle 3 cime di Lavaredo – Cadini di Misurina
- Attrezzatura richiesta: imbrago, kit da ferrata e caschetto
Escursione di due giorni che regala viste mozzafiato dall’inizio alla fine grazie al periplo delle 3 cime di Lavaredo e poi all’attraversamento dei selvaggi Cadini di Misurina.
L’escursione inizia all’imbocco della strada a pagamento che sale fino al rifugio Auronzo, consigliamo di lasciare la macchina qui e di non salire al rifugio perchè il giorno dopo dovremmo risalire nuovamente al rifugio per recuperla.
Inizialmente costeggiamo la strada tagliando i tornanti ove possibile, fino ad arrivare al lago di Antorno, uno specchio d’acqua abbastanza stagnante con bella vista sul versante meno fotogenico delle tre cime. Da qui inizia il sentiero che si inoltra nel rado bosco sulla destra della strada e alterna tratti più ombreggiati a tratti più prativi, in questo primo tratto il sentiero è poco frequentato e non molto curato (è presente molta vegetazione), probabilmente la maggior parte delle persone preferisce salire in macchina fino al rifugio Auronzo…
Usciti dal bosco, siamo ormai nei pressi del rifugio Auronzo, attraversiamo la strada e percorriamo gli ultimi tornati che ci portano al rifugio. Qui se lo si desidera è possibile pranzare utilizzando il servizio self-service del rifugio.
Dopo una breve pausa iniziamo il periplo delle 3 cime, incolonnandoci letteralmente alla grande massa di turisti (per la maggior parte asiatici) ed escursionisti. Per questa escursione abbiamo deciso di effettuare il periplo in senso orario, in questo modo la lunghezza dei 2 giorni risulta un po’ più bilanciata, infatti la tratta che passa dal Col de Mezzo è quasi il doppio di quella che passa dalla Forcella Lavaredo.
Oltrepassato il Col de Mezzo, le 3 Cime iniziano a mostrare il loro lato più famoso, il quale ci accompagnerà fino al rifugio Locatelli, meta della prima giornata. Il rifugio lo si raggiunge dopo alcuni saliscendi.
Dal rifugio si gode di una vista memorabile sia sulle 3 cime che sul Monte Paterno, scendendo un poco dal rifugio è possibile raggiungere i Laghi dei Piani superiori, da cui si può godere di un’ottima vista sul monte Paterno (specialmente all’alba quando le prime luci del sole lo illuminano).
Il rifugio Locatelli è un rifugio molto grande e dispone di diverse camerate, ciò nonostante conviene prenotare con largo anticipo per essere sicuri di trovare posto, infatti data la sua posizione è sicuramente uno dei rifugi più frequentati delle alpi, tanto che anche la cena viene servita su più turni e l’accesso alla sala da pranzo è contingentato.
Per gli appassionati di fotografia un pernottamento al rifugio permette di godere a pieno del panorama negli orari migliori (tramonto, notte ed alba).
Il secondo giorno dopo una buona colazione al rifugio Locatelli ci si incammina per completare il periplo delle 3 cime, attraversando la forcella Lavaredo, costeggiando il rifugio Lavaredo e giungendo infine al rifugio Auronzo.
Dal rifugio Auronzo parte l’inizio del sentiero attrezzato/via ferrata Bonacossa: una stupenda via che attraversa il cuore dei Cadini di Misurina, attraverso cengie attrezzate con cavi e numerose scalette metalliche. È necessario quindi indossare imbrago, kit e caschetto.
Durante la via ferrata, la vista continua a spaziare dai Cadini di Misurina di fronte a noi alle 3 Cime dietro di noi. Dopo aver attraversato la forcella di Rimbianco la via entra sempre più nei meandri ghiaiosi dei Cadini, un ambiente davvero selvaggio ed austero.
Giunti al Passo dei Tocci, raggiungiamo il rifugio Fonda Savio, in cui possiamo fermarci per pranzare. Il rifugio è posto in posizione molto panoramica sulla valle di Misurina.
Dopo una breve pausa riprendiamo il cammino sempre per cengie e scalette fino a giungere alla Forcella del Diavolo. Dalla forcella inizia l’ultima parte di questo itinerario che, perdendo rapidamente quota, ci riporta alla macchina.
Per chi volesse il sentiero Bonacossa continua ancora per un breve tratto fino a raggiungere gli impianti di Col di Varda.
Rifugio Auronzo
Cibo:
Ospitalità:
Rifugio Locatelli
Cibo:
Ospitalità:
Rifugio Fonda Savio
Cibo:
Ospitalità:
Gita effettuata il 8-9 Luglio 2016