Trekking

Tour dell’Argentera

Difficoltà Sviluppo Dislivello + Dislivello –
E,EE 55,4 Km 4124m 4518m

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Lf Hiker | E.Pointal contributor

Tour dell'Argentera   

Profile

50 100 150 200 5 10 15 Distance (km) Elevation (m)
No data elevation
Name: No data
Distance: No data
Minimum elevation: No data
Maximum elevation: No data
Elevation gain: No data
Elevation loss: No data
Duration: No data

Informazioni sintetiche

  • Area geografica: Argentera – Alpi Marittime / Valle Gesso
  • Quota min/max: 960m/2890m
  • Informazioni sull’accesso: 2 macchine, una a Sant’Anna di Valdieri e l’altra alle Terme di Valdieri
  • Periodo consigliato: estate
  • Tipologia di sentiero: sentiero, mulattiera
  • Itinerario sintetico: Sant’Anna di Valdieri – rifugio Livio Bianco – Laghi Sottano e Soprano della Sella – Colle Est della Paur – Laghi di Valrossa – Lago inferiore di Valscura – Lago di Claus – Rifugio Questa – Colletto di Valasco – Laghi di Fremamorta – Bivacco Guiglia – Rifugio Regina Elena – Rifugio Remondino – Lago di Nasta – Colle del Brocan – Rifugio Genova Figari – Colle del Chiapous – Rifugio Morelli Buzzi – Terme di Valdieri
  • Punti di ristoro:
    • Rifugio Livio Bianco
    • Rifugio Questa
    • Rifugio Remondino
    • Rifugio Genova Figari
    • Rifugio Morelli Buzzi
  • Motivo di interesse: il tour dell’Argentera è un giro di 5 giorni attorno al monte Argentera ed offre panorami stupendi sulle Alpi Marittime. Permette di vivere un’esperienza molto simile al Giro di Viso ed è assolutamente consigliato a chi vuole vivere 5 giorni in montagna lontano dal caos cittadino

Giorno 1

Quota min/max: 960m/1910m
Sviluppo: 7km circa
Dislivello: 950m circa
Difficoltà: E

Dall’abitato di Sant’Anna imbocchiamo la strada asfaltata che sale ripida subito dopo la locanda Alpina e rapidamente ci immettiamo nel fitto bosco. Dopo circa un’ora di cammino il bosco inizia a cedere il passo ai pascoli fino ad entrare nel vallone prativo della Meris. Proseguiamo ora in falso piano per prati fino a risalire una piccola cascatella che ci apre la vista sul lago Sottano della Sella. Il rifugio Livio Bianco si trova tutto sulla destra, inizialmente nascosto da un pendio boschivo e lo raggiungiamo in meno di 5 minuti.

Rifugio Livio Bianco

Cibo: 3.5 out of 5 stars

Ospitalità: 3.5 out of 5 stars

Giorno 2

Quota min/max: 1910m/2890m
Sviluppo: 13 km circa
Dislivello: +1300m/-670m circa
Difficoltà: EE

La mattina seguente lasciamo il rifugio Bianco e aggiriamo il lago Sottano della Sella, quindi iniziamo a salire per pascoli fino a raggiungere il lago Soprano della Sella. Dal lago prendiamo il sentiero che punta tutto a destra e raggiungiamo in breve il colle della Valletta. Ora compiamo una curva verso sinistra e ci immettiamo nella stretta valle dove è presente il lago Testa della Valletta, subito seguito da una serie di innumerevoli laghetti e microlaghetti senza nome.

Ricominciamo ora a salire più insistentemente fino a raggiungere gli sfasciumi che ci portano ripidamente fino al colle Est della Paur a 2890m.

Dall’altro lato scorgiamo già i laghi di Valrossa, tuttavia la discesa dal colle è da affrontare con molta attenzione perchè la traccia è pressochè inesistente ed il terreno è molto scosceso e instabile. Raggiunti finalmente i laghi ci concediamo una meritata pausa pranzo.

Dopo pranzo riprendiamo a camminare in falso piano seguendo il lungo traverso sulla destra che ci regala i primi panorami sull’Argentera. Dopo diversi chilometri ci ricongiungiamo con una mulattiera che ci porta in breve al Lago inferiore di Valscura, seguito a poca distanza dal Lago del Claus. Il rifugio Questa è poco più avanti e lo raggiungiamo in pochi minuti.

Rifugio Questa

Cibo: 3 out of 5 stars

Ospitalità: 3 out of 5 stars

Giorno 3

Quota min/max: 1760m/2437m
Sviluppo: 11 km circa
Dislivello: 1000 m circa
Difficoltà: E

Dopo una notte al Questa (abbiamo avuto la fortuna di dormire in una yurta fuori dal rifugio), iniziamo il cammino in discesa per entrare nella Valle Morta. Risaliamo tutta la valle fino al Colletto di Valasco che ci proietta verso i laghi di Freramorta, poco sotto al colletto.

Dal primo lago possiamo raggiungere rapidamente il bivacco Guiglia prendendo il sentierino che risale un piccolo risalto roccioso dove è posizionato il bivacco, con splendida vista su tutta la vallata.

Tornati al lago iniziamo la lunga discesa verso il pian della Casa, punto più basso della giornata, passando dal rifugio privato Regina Elena (gestito dal gruppo Alpini, non effettua servizio pranzo). Dopo una pausa al rifugio Regina Elena, incominciamo la lunga e faticosa salita verso il rifugio Remondino (circa 700m di dislivello), che raggiungiamo nel primo pomeriggio.

Attorno al rifugio è facile incontrare diversi giovani stambecchi che giocano liberamente saltando da un masso all’altro.

Rifugio Remondino

Cibo: 3.5 out of 5 stars

Ospitalità: 3.5 out of 5 stars

Giorno 4

Quota min/max: 2015m/2890m
Sviluppo: 6 km circa
Dislivello: +500m/-900m circa
Difficoltà: EE

Il quarto giorno partiamo dal rifugio Remondino e iniziamo subito a salire, verso il passo del Brocan. Dopo aver superato il primo risalto roccioso, raggiungiamo un pianoro dove troviamo le indicazioni per il lago di Nasta, uno splendido lago alpino incastonato a circa 2600m tra gli sfasciumi dell’Argentera.

In questa zona è facile vedere maschi adulti di stambecco con impressionanti palchi. Dal lago torniamo brevemente sui nostri passi e riprendiamo il sentiero verso il passo del Brocan, prima in falso piano e poi con pendenze più accentuate. Raggiunto il passo possiamo già vedere i laghi del Brocan e il bacino artificiale del Chiotas e il rifugio Genova circa 900m più in basso.

La discesa dal passo va affrontata con attenzione per via del terreno abbastanza instabile, ma il sentiero è sempre ben visibile.

Man mano che scendiamo l’ambiente cambia e passiamo da sfasciumi a ampi pendii erbosi chiazzati da macchie di mirtilli selvatici.

Arrivati al lago del Brocan possiamo notare come la siccità di questo 2022 abbia creato danni, infatti il livello dei laghi è davvero molto basso.

Dopo una pausa rigenerante al primo dei due laghi, riprendiamo il cammino e in brevissimo raggiungiamo il rifugio Genova, posto su un salto roccioso in mezzo ai 2 laghi (quello artificiale e quello naturale).

Rifugio Genova

Cibo: 4 out of 5 stars

Ospitalità: 4 out of 5 stars

Giorno 5

Quota min/max: 1328m/2526m
Sviluppo: 13km circa
Dislivello: +600m/-1250m
Difficoltà: E

Questo è l’ultimo giorno del trekking, di buon mattino dopo un’abbondante colazioni in rifugio ci dirigiamo verso la diga del bacino del Chiotas. Superata la diga iniziamo a risalire lentamente e con molti tornanti verso il colle del Chiapous. Raggiunti il colle la vista si apre sul vallone di Lourousa.

Iniziamo a scendere nel vallone e in pochi minuti raggiungiamo il rifugio Morelli Buzzi, un bel rifugio che ha la particolarità di essere rifornito solo grazie all’aiuto dei muli.

Dopo qualche foto al rifugio iniziamo la lunga discesa prima attraverso i bei pendii prativi del vallone di Lourousa e poi attraverso un’ampia e infinita mulattiera nel bosco, fino a sbucare poco prima degli edifici delle Terme di Valdieri, destinazione finale di questo splendido tour.

Gita effettuata dal 30 Luglio al 3 Agosto 2022