Il viso tinto di rosso Trekking

Giro di Viso

Difficoltà Sviluppo Dislivello + Dislivello –
E,EE,EEA 57,9 Km 4799m 4799m

List   

Information
Click following button or element on the map to see information about it.
Lf Hiker | E.Pointal contributor

Giro di Viso   

Profile

50 100 150 200 5 10 15 Distance (km) Elevation (m)
No data elevation
Name: No data
Distance: No data
Minimum elevation: No data
Maximum elevation: No data
Elevation gain: No data
Elevation loss: No data
Duration: No data

Informazioni sintetiche

  • Area geografica: Monviso – Alpi Cozie
  • Quota min/max: m/m
  • Informazioni sull’accesso: Parcheggio sotto la diga di Pontechianale in località Castello
  • Periodo consigliato: estate
  • Tipologia di sentiero: sentiero
  • Itinerario sintetico: Pontechianale – Rifugio Vallanta – Passo di Vallanta – Refuge du Viso – Buco di Viso – Rifugio Pian del Re – Rifugio Quintino Sella – (Viso Mozzo – Rifugio Quintino Sella – Passo delle Sagnette – Bivacco Boarelli – Punta Dante – Passo Fiorio e Ratti – Passo di San Chiaffredo – Passo Gallarino – Rifugio Quintino Sella) – Passo Gallarino – Passo di San Chiaffredo – Rifugio Bagnour – Pontechianale
  • Punti di ristoro:
    • Rifugio Vallanta
    • Refuge du Viso
    • Rifugio Pian del Re
    • Rifugio Quintino Sella
    • Rifugio Bagnour
  • Motivo di interesse: il giro del Viso è uno dei trekking più famosi e frequentati delle Alpi in un ambiente d’alta quota spettacolare

Giorno 1

Quota min/max: 1528m/2410m
Sviluppo: 7km
Dislivello: 1121m
Difficoltà: E

Dal parcheggio imbocchiamo la pista forestale che sale seguendo il torrente Vallanta. La pista risale lentamente il corso del torrente e soltanto dopo aver oltrepassato una serie di baite si trasforma in sentiero. Dopo una breve parentesi boschiva il sentiero si fa strada sempre con pendenze molto tranquille verso ampi pascoli che ci conducono fino al termine dell’ampio vallone. Qui la pendenza si fa più marcata e con qualche zig zag risaliamo il sentiero fino a giungere al Rifugio Vallanta (2450m), meta del primo giorno di trekking. Lungo quest’ultimo pezzo di sentiero è d’obbligo soffermarsi ad osservare la ricca flora alpina della zona, comprese numerose stelle alpine.
Giungiamo al rifugio appena in tempo per evitare un improvviso temporale estivo.

Rifugio Vallanta

Cibo: 3.5 out of 5 stars

Ospitalità: 3 out of 5 stars

 

Giorno 2

Quota min/max: 2010m/2946m
Sviluppo: 14,2km
Dislivello: 1343m
Difficoltà: EE

La mattina seguente la pioggia non ci ha ancora abbandonato, tuttavia dobbiamo ripartire per la tappa più lunga (come sviluppo), ci dirigiamo quindi verso il passo di Vallanta (2811m). Dal passo iniziamo a scendere avvolti nelle nuvole in direzione del Refuge de Viso, siamo infatti passati in territorio francese. Qui troviamo ancora diversi nevai pur essendo piena estate.
Arrivati al Refuge du Viso (2460m) finalmente le nuvole iniziano ad aprirsi e i primi raggi di sole si fanno sentire. Dopo una breve pausa e un buon tè caldo ripartiamo in direzione del Buco di Viso (una affascinante galleria di circa 70m scavata nella roccia a 2882m poco sotto al passo delle Traversette).
Il sole ha aspettato il momento giusto per farsi vedere… proprio ora che si ricomincia a salire!
Attraversato il Buco di Viso e rientrati in territorio italiano, iniziamo la discesa che ci condurrà alla prossima tappa del Trekking (il rifugio Pian del Re). La discesa procede inizialmente a zig-zag tra le rocce e poi per ampi pendii prativi, adesso finalmente anche il Monviso si fa vedere, e notiamo i risultati del temporale del giorno prima, una bella spruzzata di neve in cima!
Arrivati al rifugio Pian del Re (2020m) ci concediamo finalmente il meritato riposo. Il rifugio è raggiungibile anche in auto (anche se la strada d’accesso in estate è spesso chiusa al traffico) e più che un rifugio è un piccolo albergo di montagna. A qualche centinaio di metri dal rifugio ci sono le sorgenti del Po’.

Rifugio Pian del Re

Cibo: 4 out of 5 stars

Ospitalità: 4 out of 5 stars

 

Giorno 3

Quota min/max: 2005m/3009m
Sviluppo: 9,65km
Dislivello: 1435m
Difficoltà: E

La mattina una splendida alba ci saluta, in cielo non c’è più nemmeno una nuvola (per ora) e dopo un’abbondante colazione ci rimettiamo in cammino destinazione Rifugio Quintino Sella. In questa tappa il Monviso ci accompagnerà sempre con la sua presenza austera.
Il sentiero dopo una breve salita ci conduce al lago Fiorenza, un placido lago alpino dominato dal Monviso. Procediamo ancora il cammino e dopo un’altra breve salita giungiamo al secondo lago, il lago Chiaretto, chiamato così per le sue acque turchesi. Anche qui una pausa fotografica è d’obbligo!
Girando attorno al lago riprendiamo il cammino e la salita, che ci porterà nel vallone sovrastante dominato dal colle del Viso (2650m). Qui le nuvole tornano a tenerci compagnia e in breve ci ritroviamo avvolti nella nebbia in un mondo lunare (anche qui è facile trovare diversi nevai anche in estate inoltrata).
Giunti al colle del Viso siamo ormai in vista del rifugio Quintino Sella (2640m), e lo raggiungiamo in pochi minuti, giusto in tempo per il pranzo!
Nel pomeriggio, anche se le nuvole non hanno intenzione di aprirsi, torniamo al colle del Viso e prendiamo il sentiero in salita che ci conduce alla cima del Viso Mozzo (3019m) dalla quale si dovrebbe avere un’ottima vista sul Monviso.
Dopo essere tornati al rifugio approfittiamo della lunga giornata estiva per esplorare i dintorni: il lago Grande di Viso, adiacente al rifugio, e il lago di Costagrande (poco più a valle del rifugio).
Attorno al rifugio è facile vedere gruppi di stambecchi, richiamati lì anche dalla presenza di blocchi di sale collocati appositamente.

Rifugio Quintino Sella

Cibo: 4 out of 5 stars

Ospitalità: 4 out of 5 stars

 

Giorno 4

Quota min/max: 2556m/3133m
Sviluppo: 10,6km
Dislivello: 1119m
Difficoltà: EEA

Il quarto giorno del trekking sarebbe il giorno dedicato alla salita al Monviso per chi se la sente, noi optiamo invece per un giro panoramico ma di livello escursionistico e non alpinistico. Procediamo quindi verso il passo delle Sagnette (2990m) che raggiungiamo grazie alla breve e non particolarmente difficile ferrata che inizia poco sotto al passo stesso. Dal passo la vista si apre verso il vallone interno racchiuso tra il Monviso stesso e diverse cime che superano i 3000m. L’ambiente è decisamente di alta montagna.
Scendiamo dal passo e ci dirigiamo verso i laghi delle Forciolline (superiore e inferiori) dove si trova il bellissimo e moderno bivacco Boarelli (2820m). Qui ci concediamo una breve pausa.
Dal Bivacco torniamo brevemente sui nostri passi fino a intercettare il sentiero che sale rapidamente verso il Colletto Dante (3100m) attraverso l’ennesimo nevaio.
Dal colletto per cresta raggiungiamo in breve la Punta Dante (3166m), la quota maggiore del nostro trekking. Da qui la vista sul Monviso è davvero magnifica!
Tornati al Colletto prendiamo il sentiero che scende verso il passo Fiorio e Ratti e da qui la flebile traccia di sentiero che scende verso sinistra.
La discesa risulta abbastanza complicata per via del terreno poco stabile e dei traversi su ghiaioni molto franosi, ma soprattutto per la difficoltà nell’individuare la traccia del sentiero, decisamente poco visibile.
Puntando sempre verso valle finalmente intercettiamo il sentiero classico del giro di Viso all’altezza del passo di San Chiaffredo (2764m). Da qui in falso piano procediamo fino al passo Gallarino (2739m).
Ora possiamo iniziare la discesa per tornare al rifugio Quintino Sella, attraversando i pianori dove si trovano i laghi delle Sagnette, della Pellegrina e della Nona.
Arrivati al rifugio ci fermiamo per un’altra notte.

Rifugio Quintino Sella

Cibo: 4 out of 5 stars

Ospitalità: 4 out of 5 stars

 

Giorno 5

Quota min/max: 1528m/2769m
Sviluppo: 14,1km
Dislivello: 674m/-1733m
Difficoltà: E

Questo è l’ultimo giorno del trekking, di buon mattino dopo un’abbondante colazioni in rifugio ci dirigiamo nuovamente verso i passi Gallarino e di San Chiaffredo.
Passiamo di fianco ai laghi Lungo e Bertin e giungiamo (prendendo una piccola deviazione) al bivacco Bertoglio (2760m) dove ci concediamo una breve pausa, prima dell’inizio della lunga discesa verso valle (nel versante opposto del vallone vediamo diversi crolli e frane spontanee).
La discesa avviene inizialmente a zig zag tra scoscese pareti rocciose, fino a immetterci in uno stupendo bosco di pino Cembro (il bosco dell’Alevè), qui con pendenze più modeste giungiamo infine al rifugio Bagnour (2017m), questa è una piccola deviazione rispetto al trekking classico, giusto in tempo per un ottimo pranzo!
Dal rifugio riprendiamo a scendere sempre nel bosco fino a sbucare sulla strada, poco sotto al parcheggio dove 5 giorni prima abbiamo lasciato l’auto.

Rifugio Bagnour

Cibo: 4.5 out of 5 stars

Ospitalità: 4.5 out of 5 stars

 

Gita effettuata dal 27 al 31 Luglio 2019.