Rifugio Migliorero e laghi inferiori dell’Ischiator
Difficoltà | Sviluppo | Dislivello + | Dislivello – |
---|---|---|---|
MC | 15,3 Km | 789m | 789m |
Rifugio Migliorero
Profile
Informazioni sintetiche
- Area geografica: Pale di San Martino
- Quota min/max: 1389m/2091m
- Informazioni sull’accesso: parcheggio al tornante sopra il centro visitatori di Paneveggio
- Periodo consigliato: estate, autunno
- Tipologia di percorso: pista forestale più un breve tratto di sentiero
- Itinerario sintetico:Paneveggio – Malga Venegia – Malga Venegiota – Baita Segantini – Capanna Cervino – Malga Juribello
- Punti di ristoro:
- Malghe e baite lungo il tragitto
- Motivo di interesse: La piana dei laghi inferiori dell’Ischiator dominati dal rifugio Migliorero è un ambiente molto panoramico e rilassante
La partenza di questo itinerario parte dal parcheggio che si incontra poco prima del piccolo paese di Besmorello, posto poco sopra il più famoso Bagni di Vinadio.
Si potrebbe salire ancora con la macchina, attraversando Besmorello e parcheggiando nei pressi del ponte “del Medico”, ma la strada dopo Besmorello diventa sterrata con fondo abbastanza rovinato e stretta, ed è un itinerario molto frequentato soprattutto ad agosto, quindi abbiamo preferito partire un po’ più a valle.
Dal parcheggio di segue la strada prima asfaltata e poi (usciti da Besmorello) sterrata.
Attraversato il ponte del Medico e fatti un paio di tornanti arriviamo all’ultimo parcheggio, qui la strada è chiusa al traffico da una catena.
Attraversata la catena continuiamo a seguire la sterrata che ci porterà fino al rifugio.
Il fondo della sterrata è in media pedalabile abbastanza comodamente, salvo alcune rampe con pendenza piuttosto accentuata in cui il fondo risulta piuttosto disomogeneo e sassoso, rendendo la pedalata faticosa e/o difficile.
Dopo una di queste rampe “complicate” giungiamo sotto alla cascata del Pisciai. Consigliamo di prendere il piccolo sentiero sulla sinistra che permette di vederla meglio.
Tornati sulla sterrata proseguiamo per gli ultimi tornanti (qui il fondo migliora) fino a giungere all’inizio del vallone dell’Ischiator, con il rifugio visibile in fondo.
Questo tratto è quasi pianeggiante e ci permette di prendere un po’ fiato e goderci il panorama.
Alla fine del vallone la strada riprende a salire (attenzione ai sassi sporgenti che potrebbero toccare i pedali), fino a giungere ad un guado sulla sinistra, con un sentiero sulla destra.
Su alcuni siti viene consigliato di predere il sentiero, ma noi consigliamo di effettuare il guado (si può fare tranquillamente in sella) e di continuare sulla sterrata, che salvo qualche sasso superabile a spinta, presenta un fondo piuttosto compatto e si pedala bene.
In un paio di curve arriviamo sotto al rifugio.
Vale la pena salire un attimo al rifugio per godere della bella vista sulla vallata alle nostre spalle e sui laghi inferiori dell’Ischiator davanti a noi.
Consigliamo poi di proseguire sul sentiero che passa in mezzo ai 2 laghi (pedalabile a tratti) e di fermarsi per una pausa rigeneratrice su uno dei massi posti a monte dei laghi. Qui la vista è davvero spettacolare, con i laghi in primo piano e il rifugio in fondo che domina il pianoro.
La discesa avviene per lo stesso itinerario di salita
Gita effettuata il 17 luglio 2021